mercoledì 17 gennaio 2007

Testamento Biologico: una difesa dall'etica cattolica del dolore

L'Infedele di ieri sera ha affrontato il tema dell'Eutanasia.
Grazie a Lerner, l'eterno dibattito tra fede e ragione, è stato stavolta messo in scena da un gruppo di medici contrari all'autodeterminazione del paziente (e dell'uomo in generale, aggiungo io) ed altri, tra cui lo splendido Veronesi, favorevoli, con italiche velature, all'Eutanasia.Gad Lerner

Nonostante ogni invito di Gad alla ragionevolezza, a trovare terreni comuni d'incontro etc..., anche questa volta lo spettatore ha compreso che il vero scontro non è quello tra medici con diverso orientamento scientifico, ma tra medici e credenti, non disposti affatto, quest'ultimi, a concedere al giuramento d'Ippocrate un solo metro del terreno confessionale occupato nei loro cuori dal crocefisso.

Così come il croceffisso, intriso di sangue e sordo di dolore per la morte orribile che rappresenta, così chi ne è stregato, perde completamente la capacità umana di percepire la sofferenza altrui per quello che umanamente è, concedendosi il lusso di non ingabbiarla tra le rigide pareti del dogma.
Umberto Veronesi
La storia ci insegna che solo l'insensibilità determinata dalla fede, consente all'uomo di praticare al prossimo le più atroci violenze.

L'interesse economico e le ideologie politiche, non riescono ad anestetizzare in maniera altrettanto efficace quelle doti di empatia che la natura concede, con diversa intensità, a tutte le creature biologiche.
Ed allora nascono i roghi, il potere devastante di alcune colonizzazioni missionarie, ogni forma di crociata.

Comparando la violenza cattolica di ieri con quella di oggi, potrebbe sembrare che la laicizzazione delle culture civili occidentali abbia fortemente stemperato, nel corso degli ultimi due secoli, la cecità confessionale del Torquemada.
Dobbiamo però storicizzare il tutto.
Sono convinta che nell'attuale contesto, costringere una coppia di malati di talassemia a non eseguire indagini diagnostiche sull'embrione che donerà loro un figlio, rappresenti un rogo raffinato e di difficile decodificazione, per la massa: pur sempre un rogo, tuttavia.

Rogo ancor più sottile, e torno al tema d'apertura, è quello di imporre a chi ha espresso chiaramente la sua contrarietà, di mantenere sadicamente in vita un corpo alimentato artificialmente da macchine.

E questo è il caso di Welby, di Giuseppe ed Eluana Englaro, dello straordinario protagonista de "Il Mare Dentro" (che consiglio a tutti di andare a vedere se già non sia stato fatto), di Terry Schiavo e di quanti, insomma, sono costretti dal credo di pochi a non disporre della propria vita come desidererebbero o avrebbero desiderato.


Terry Schiavo Prima

Terry Schiavo dopo anni di Accanimento Cattolico

Io non credo che una mente razionale possa elaborare, se non fortemente disturbata da elementi esterni, un codice etico che contempli tale tortura tra le sua fondamenta.

Non è certo una considerazione esclusiva di Marco Pannella e Luca Coscioni, per quanto pochi altri abbiano interesse, se non coinvolti in prima persona, a parlarne.

Marco Pannella e Luca Coscioni

La difesa della sacralità della vita, quando produce dolore, odio e sofferenza, è evidentemente un deriva pericolosa di un sistema valoriale perverso.

E certo un po' di perversione, anche nel culto originario del crocefisso, libero da manipolazioni vaticane, non dobbiamo nascondercelo, c'è.

Religioni o superstizioni che adottano simboli così violenti, come icone unificatrici delle loro masse di adepti, non preannunciano nulla di buono (e questo a spese delle streghe-lesbiche-bruciate e dei giordanibruni, l'abbiamo imparato).

Un senso allucinante di oppressione claustrofobica mi prende all'idea di trovarmi chiusa in un corpo immobile senza la possibilità di ingurgitare le 40 pillole di sonnifero che sono a 20 centimetri da me.
E che tra me e la scatola liberatrice si frapponga lo sguardo algido e vuoto di chi, sadicamente felice sotto sotto, è contento di accudire la metaforica crocifissione del proprio caro, magari sperando in un premio celeste.
Giuseppe Englaro con la Foto della Figlia Eluana
E per tale, egoistico ritorno, mai vi rinuncerà.

Non è certo il caso della famiglia Englaro, la cui condizione vegetale della figlia Eluana non può essere interrotta e sta proseguendo da 14 anni.

Eluana non aveva provveduto a redarre un vero e prorpio Testamento Biologico o Dichiarazione Preventiva, ma aveva informato i suoi cari della volontà, in caso di incidente, di non essere mantenuto in vità senza la dignità della coscienza.
L'errore di Giuseppe Englaro, se vogliamo, è quello di aver creduto di poter ottenere supporto e giustizia da questo paese.
Ha chiesto cioè in maniera chiara ed esplicita di far rispettare le volontà della figlia e di sospendere quindi l'alimentazione forzata.
Qui da noi questo metodo non paga.

In Italia, al contrario, bisogna "staccare la spina" tra un bisbiglio nell'orecchio di un medico e una tiratina di camice ad un infermiere compiacente.

Una famosa flebo tratta dal Film 'Le Invasioni Barbariche'

La via italiana al diritto individuale, si riesce a manifestare, tra le ipocrite e retoriche declamazioni di valori, soltanto nella clandestina segretezza di un bisbiglio.

A vedere l'avventura del protagonista canadese de "Le Invasioni Barbariche" (anche questo un "must" imperdibile), sembra tuttavia un fenomeno che si estende oltreoceano....
Lì però c'hanno fatto il film e, guardacaso, il "Mare Dentro" è un film spagnolo...
Chissà che vorrà dire....

Dobbiamo pensare intensamente a quest'evenienze.

So che per la latinità di cui purtroppo siamo intrisi, parlare di queste cose "porta male", non è bene, e i testamenti e meglio non farli...."suvvia ma ti sembrano cose di cui parlare?"....

Tuttavia le sofferenza che queste persone volontariamente o involontariamente hanno messo a disposizione del nostro giudizio, devono farci riflettere ed agire per scongiurarne il ripetersi.

Per cui, come dire, metto le braccia avanti e fornisco qui il mio Testamento:

Dichiaro in questo blog, a tutte le persone che incroceranno queste poche righe, che io, Stefania Castelli, in caso di incidente o malattia grave, che non mi consenta di esprimere in maniera chiara ed univoca il mio pensiero, non intendo accettare cure/presidi/terapie che prolunghino il mio stato di vita incosciente.
Desidero inoltre diffidare eventuali credenti, o peggio rappresentanti di Chiesa Cattolica, a presentarsi in divisa al mio capezzale, con l'intenzione di convincere chi mi accudirà (se ci sarà qualcuno), a non rispettare queste mie decisioni.

Pergiorgiazzo Welby
Fatto.

Spero serva a qualcosa ed offro questa weblog come ulteriore deposito aperto a chiunque desideri esprimere le sue volontà.

Dirò di più, se l'ASP che sto studiando porterà qualche frutto, mi impegno a realizzare un database semplice ed efficacie, per raccogliere le "Dichiarazioni Preventive" di chi lo desideri.

Le autorità mediche, che vengano in contatto con una persona non più cosciente e costretta all'alimentazione artificale, potranno consultare l'archivio per scoprire se via siano sue volontà espresse.

Il Dott. Mario Ricci

Insomma, viste le tempistiche con cui Chiesa Cattolica riconosce i propri errori, chiedendo oggi scusa a Galileo, e riconoscendo solo ora di aver un po' esagerato con Giordano Bruno, a nome di Chiesa Cattolica e di Papa Giovanni Paolo Benedetto XXIesimo che deve ancora nascere, chiedo preventivamente scusa alla famiglia Englaro per l'orrendo supplizio a cui sono sottoposti..

Un ateo, e per questo, sensibile abbraccio a chi soffre.

Stefania

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